
Nella Cooperativa “Il Pilastro” assume grande importanza l’inserimento, nell’ambito delle attività proposte, di due importanti terapie non farmacologiche: la Pet e la Doll Therapy.
LA PET THERAPY
La Pet Therapy (letteralmente terapia dell’animale d’affezione) si identifica come un intervento che aiuta, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti di qualsiasi età ed affetti da diverse patologie.
L’operatrice, che si occupa della realizzazione e della gestione dei progetti, porta avanti un modello di intervento che affonda le radici presso il CAT (Centro Armonico Terapeutico di Campogalliano – MO) all’interno del quale si è diplomata come Operatore di Pet Therapy e Zooantropologia Relazionale Integrata.
L’approccio, che da Gennaio 2019 ha preso ufficialmente avvio, si concentra su una dimensione in cui il soggetto uomo-terapeuta, il soggetto uomo-paziente e il soggetto animale sono strettamente correlati.
La concezione olistica dell’uomo e della cura, affrontano la patologia e considerano il soggetto che ne è affetto nella sua unione di corpo, mente, emozione e spirito.
Unita alle attività di Pet Therapy si prevede l’integrazione di laboratori artistici, musicali e teatrali, discipline a mediazione non verbale che “si mantengono sulla stessa linea attivata dalla relazione con gli animali, potenziandola e andandone ad amplificare le possibilità espressive”.
Infermiere, OSS, fisioterapista, psicologa, educatori e animatrice predispongono specifiche attività di relazione che variano a seconda degli obbiettivi che l’èquipe multidisciplinare, che opera all’interno della struttura, fissa per ogni ospite nel rispetto del benessere delle persone e degli animali coinvolti.
Infatti gli animali che partecipano non sono uno strumento ma parte attiva nella relazione; per questo motivo è molto importante che possano interagire liberamente con i partecipanti senza forzature di alcun tipo.
Nelle relazioni l’apporto principale non è la performance dell’animale, quanto la connessione naturale che si viene ad instaurare tra il co-terapeuta e l’utente.
È corretto affermare che nei progetti di zooantropologia integrata gli animali vengono coinvolti e non “utilizzati”.
Questo progetto è rivolto agli utenti dei tre servizi della cooperativa.
Bibliografia: Daniela Grenzi “Pet Therapy Relazionale Integrata. La cura che passa dal cervello animale”
LA DOLL THERAPY
La Doll Therapy, terapia della bambola, è una cura non farmacologica innovativa, dedicata a persone affette da problematiche quali demenze, disturbi psichiatrici, disturbi del comportamento o del tono dell’umore.
La terapia della bambola, come potenziale intervento finalizzato al miglioramento della qualità di vita della persona con disturbi del comportamento e/o dell’umore, si configura come promozione di un ambiente sicuro sia per l’anziano con demenza, che per le persone a lui vicine.
La bambola è il bambino da accudire, da curare, da accarezzare, da guardare, da stringere e in questa alternanza, stimolando le emozioni arcaiche, i pazienti riconoscono vero l’oggetto inanimato. La cura della bambola favorisce la diminuzione di gravi disturbi comportamentali.
Attraverso l’accudimento della bambola, appositamente realizzata interamente a mano in italia su disegno esclusivo pensato dal dott. Ivo Giovanni Cilesi, più pesante nella zona del sedere per aumentare la sensazione di tenere una vera e propria bambina/bambino in braccio, l’anziano attiva relazioni tattili e di maternage che favoriscono la gestione e, in alcuni casi, la diminuzione dei disturbi del comportamento, dello stato depressivo e dell’apatia.
I risultati riscontrati dagli studi effettuati evidenziano la riduzione dell’agitazione, dell’aggressività e dell’ansia, la diminuzione del wandering, l’aumento del benessere e dell’interazione con gli operatori e i familiari.
Il Dott. Ivo Cilesi, pedagogista e psicopedagogista, responsabile del servizio terapie non farmacologiche e riabilitazione cognitiva area Alzheimer alla Fondazione Maria Ausiliatrice di Bergamo, è il responsabile e supervisore delle sperimentazioni italiane della terapia della bambola.
Tutte le figure professionali che cooperano all’interno della nostra struttura hanno seguito il percorso formativo per la gestione di questa nuova terapia .
Bibliografia: Dott. Ivo Cilesi “Servizi innovativi e nuovi approcci non farmacologici”